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Esci da questa scienza!




E anche oggi è successo qualcosa di orribile.


Non so se tutti conoscete Roberta Villa, è una comunicatrice scientifica molto nota che si occupa principalmente di temi riguardanti la salute. Non esprimo giudizi sulle sue capacità per un motivo preciso: non voglio in alcun modo influenzare la vostra opinione in merito al tema di questo post, ovvero lo screenshot qui in alto.


Villa si è resa recentemente famosa anche per le sue posizioni in merito agli anticorpi monoclonali (in particolare un paio di cui si discute molto in questi giorni), posizioni che riprendono quanto scritto ad esempio da AIFA e dalla stessa ditta produttrice. Non sono posizioni particolarmente inedite, anzi, sono condivise da una quota consistente della comunità scientifica. Lei si è semplicemente presa a cuore la responsabilità di cercare di trasmettere queste informazioni al pubblico più impreparato.


Scendiamo leggermente più nel dettaglio: gli anticorpi monoclonali sono un tipo di terapia che promette ottimi risultati per il trattamento di diverse patologie, in particolare in campo oncologico. Sono uno strumento eccezionale, potente e flessibile. In epidemiologia, offrono un trattamento complementare alle vaccinazioni che può essere eseguito anche su persone che per qualche motivo non possono venire vaccinate.


Nel caso del CoViD, possono potenzialmente ridurre mortalità, rischio di ospedalizzazione e tempi di guarigione. Con, al momento, una serie di pesanti SE. Il primo è legato alle tempistiche: vanno somministrati il prima possibile. Il secondo legato alle dosi: quelle attualmente disponibili in commercio non hanno mostrato effetti significativi. Il terzo legato all'affidabilità: i dati pubblicati e disponibili non sono davvero statisticamente significativi. Il quarto legato alle strutture: questi trattamenti richiedono una seppur breve ospedalizzazione. Il quinto legato ai costi: sebbene costino meno delle terapia intensiva, sono comunque piuttosto proibitivi.


L'opione di Villa è che, alla luce di questi punti, non esistano i presupposti necessari per investire 500 milioni di euro in ricerca su questi specifici anticorpi. Attenzione però: questa è un'opinione ragionata, quelli sopra invece sono bene o male dei dati oggettivi.


Se trovate che questa lista sia vaga ed imprecisa, posso solo dirvi che è voluto. Si tratta di aspetti tecnici che gente più competente di me ha trattato in modo più approfondito. Leggete loro e avrete tutti i dettagli del caso.


Veniamo al post. Preso da una pagina che si propone di fare comunicazione della scienza in modo sano, gentile e "bidirezionale" che probabilmente molti di voi non faranno fatica a riconoscere. La pagina ha dedicato ampi spazi agli anticorpi monoclonali tessendone le lodi, in particolare con racconti aneddotici e servendoli al pubblico come se si trattasse di una nuova panacea. O almeno questo è quello che la maggior parte del pubblico sembra aver capito. Certo, si tratta delle opinioni di esperti del settore, ma i cui dati di supporto sono (quando esistenti) carenti a livello metodologico.


Un commentatore invita la pagina a discutere con Villa.


La pagina risponde che non possono perdere tempo a confrontarsi con gente che non è esperta di virologia. Con buona pace alla comunicazione bidirezionale di cui fanno vanto.


Il punto cruciale è questa pagina commette una serie di gravissime fallacie logiche. La prima è sostenere di non doversi confrontare con una persona "non esperta". Villa non sarà forse una virologa o una epidemiologa, ma si occupa di medicina da anni e, soprattutto, ha il sostegno di una enorme fetta di comunità scientifica esperta in materia (gran parte della quale bannata dalla pagina).


Ho scritto in passato che "la scienza non è democratica". Trovate il post relativo su Butac, Bufale Un Tanto al Chilo. Successivamente ho affinato un poco il concetto: "la scienza non è democratica, ma è partecipativa". In questo caso, anche ammesso che l'opionione di Villa sia da ritenere meno rilevante, è comunque degna di essere presa in considerazione per il principio di partecipazione alla scienza, soprattutto considerando che Villa è letta da migliaia di persone.


Ma in realtà c'è di più. Villa non muove critiche ai principi della virologia e dell'epidemiologia, quello è solo un argomento fantoccio che la pagina usa per giustificare se stessa di fronte ai suoi tifosi (tipo la persona esaltata del post finale). Villa muove delle critiche di tipo metodologico e logico. Critiche che potrebbe muovere anche un matematico, un fisico o un filosofo. La debolezza della statistica, ad esempio, è un argomento su cui purtroppo molti medici tendono a sorvolare ma che è principio cardine della scienza. I racconti aneddotici del tipo "mio zio è guarito dal colera con le prugne" sono il motivo per cui ancora al giorno d'oggi facciamo fatica a sbarazzarci delle pseudoscienze (tipo l'omeopatia).


È un po' come se andaste al mercato a comprare le mele, il venditore ve le desse in un sacchetto di carta e alla vostra richiesta di contarle vi rispondesse che non siete competenti a sufficienza perché non siete agronomi.


Non solo, ma la pagina stessa fa ampio uso di materiali provenienti da persone assolutamente non esperte in materia e l'esempio più famoso è probabilmente il climatologo (edit: in realtà chimico) messo a fare il modellista, il cui modello viene "aggiustato" a posteriori per mostrare che si adatta bene ai dati. Una cosa per cui un modellista vero verrebbe bollito vivo nell'olio di gomito.



Tornando a noi, Villa non dice che il principio di funzionamento sia errato o che gli anticorpi monoclonali siano inutili. Dice semplicemente che in assenza di solidi dati di sostegno non è possibile trarre le conclusioni che sono state tratte. L'avrete sentita la frase di Carl Sagan: "affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie".


Lasciatemi aggiungere un'ultima cosa: è pericoloso e controproducente aizzare il proprio pubblico sulla base delle proprie convinzioni personali, perché queste persone si abiuteranno a non chiedere più prove a sostegno delle affermazioni. Questo screenshot, in sostanza, non è scienza: è violenza, prevaricazione e bullismo.



Ricordate: uno scienziato che non è capace di fare autocritica ha sbagliato mestiere, indipendentemente dall'h-index.








Per approfondire l'argomeIIotivo delle critiche, leggetevi piuttosto questo o questo o ancora questo.


Aggiornamento: Massimo Sandal ha scritto questa cosa bellissima che riassume un po' il punto della situazione, soprattutto per quanto riguarda i dati oggettivi in nostro possesso al momento.

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